Growth Marketing

Cos’è il Growth Marketing

Spesso si fa confusione tra Marketing, Growth Marketing, Growth Hacking e tutte le altre declinazioni del marketing in generale.

Per fare chiarezza rapidamente, posso dirti che Marketing e Growth Marketing sono le due macro categorie.

I contenitori più grandi al cui interno puoi riversare tutte le altre declinazioni o sotto-nicchie.

Per fare un esempio concreto: marketing è la categoria principale, al cui interno puoi trovare il Growth Marketing. 

Dentro quest’ultimo, puoi trovare tutto ciò che ha a che fare con la crescita in senso stretto ed in senso lato.

Si, ma, cosa vuol dire quindi Growth Marketing? 

Ti accontento subito! 

Il Growth Marketing è un processo che si basa sui principi del marketine ed ha come obiettivo primario la crescita di un business.

Nel Growth Marketing tutto ciò che si fa è finalizzato alla crescita.

Attenzione, perchè questo non significa trascurare la sostenibilità di un business o la relazione con gli utenti. 

Semplicemente lascia ad altre displicine le azioni prettamente creative che trascendono la crescita. 

>>>Hai bisogno di far crescere il tuo business? scopri come farlo con l’approccio Full Stack Marketing!

Più in dettaglio, il Growth Marketing è un processo che ingloba al suo interno tre aree fondamentali: marketing, prodotto e analytics. 

Queste tre aree sono accomunate da un file rogue: un processo continuo di sperimentazione. 

Come funziona il Growth Marketing

Sperimentazione, dicevamo. Ma non solo, perchè sperimentare è la base del processo di Growth Marketing.

E’ l’argomento comune che coinvolge le tre aree principali del Growth Marketing: prodotto, canali di marketing e analytics. 

Si fanno lavorare queste tre aree in parallelo per cercare di far crescere un business in maniera veloce e sostenibile.

Finisce qui?

Certo che no!

Il perchè è molto semplice. Per unire i tre ambiti del Growth Marketing hai bisogno di tutte quelle aree legate al marketing tradizionale e digitale che ti permettono di “scaricare a terra” le tue ipotesi.

Sto parlando di copywriting, advertising, seo, conoscenza del comportamento umano, vendita e altre ancora.

La differenza con il marketing tradizionale la fa il processo di sperimentazione e il focus sulla crescita. 

Questo non significa che chi si occupa di Growth Marketing debba saper fare tutto. 

Al contrario, deve conoscere il minimo indispensabile di ogni argomento legato al marketing e al settore in cui opera e operare da facilitatore nei processi. 

Ci potranno essere altre figure o interi team che svolgono determinate mansioni operative che il professionista di Growth Marketing non può fare. 

/*! elementor - v3.16.0 - 13-09-2023 */ .elementor-widget-image{text-align:center}.elementor-widget-image a{display:inline-block}.elementor-widget-image a img[src$=".svg"]{width:48px}.elementor-widget-image img{vertical-align:middle;display:inline-block}


Ci tengo a sottolinare questa cosa perchè spesso si pensa che il Growth Marketing sia associato a trucchi e trucchetti che nulla hanno a che fare con un processo di crescita virtuosa. 

Focalizziamoci proprio sul processo di sperimentazione. 

Disign of experiment

Il processo di sperimentazione del Growth Marketing 

Come abbiamo appena detto, la sperimentazione sta alla base del Growth Marketing.

Tale processo è anche un modello di lavoro, uno o più strumenti che possiamo mettere nella nostra cassetta degli attrezzi da utilizzare al bisogno.

Di un vero e proprio framework, come si dice in gergo.

Andando nel concreto, possiamo dividerlo in 4 fasi. 

Attento però, perchè queste fasi non sono auto-conclusive ma vengono inanelate in un processo iterativo (continuo) che non ha mai fine.

(Può esserci fine alla crescita di un’azienda?)

1)Audit

In questa fase bisogna comprendere lo stato dell’arte delle cose e raccogliere informazioni (dati, testi, immagini e qualsiasi altra cosa utile allo scoro) che ci serviranno  nella fase successiva.

2) Ipotesi

Nella seconda fase del nostro processo vengono presi in considerazione i dati e formulate delle ipotesi.

Come formulare le ipotesi e su quali argomenti?

E’ importante comprendere che esistono framework per (quasi) tutto.

Il miglior strumento però resta il nostro cervello. Una volta compreso l’obiettivo di questa fase, puoi adottare o meno dei modelli che ti aiutano a mettere ordine.

Ricordati soltanto che dovrai prendere in considerazione un’area aziendale e formulare un ipotesi che consenta di migliorarla.

3) Definire le priorità (in gergo: prioritizzare)

Adesso è il momento di definire la priorità tra le ipotesi di esperimento che hai formulato.

Anche qui esistono diversi framework che puoi utilizzare per farlo.

Mi sento di consigliarti quello che utilizzo di solito: il metodo ICE. 

4) Esecuzione
L’ultima e più importnat efase è quella dell’esecuzione.

Senza esecuzione le idee sono nulla. Qui bisogna fare focus sui processi organizzativi per concretizzare le ipotesi che abbiamo formulato e poi prioritizzato. 

5) Bonus (fine…?)

Assolutamente no! Come dicevo qualche riga più in su, la sperimentazione è un processo iterativo.

Il primo ciclo è solo l’inizio e ci consentirà di acquisire ulteriori dati per migliorare la fase di sperimentazione successiva. 

>>>Hai bisogno di far crescere il tuo business? scopri come farlo con l’approccio Full Stack Marketing!

t-shaped-skills

Competenze t-shaped e comb-shaped del growth marketer


Qualche riga più in su abbiamo detto che chi si occupa di Growth Marketing non è un tuttologo, ma un professionista che possiede alcune competenze molto profonde e conosce il 100% del mercato in cui opera. 


Questo approccio alle competenze è ciò che viene chiamato “t-shaped skills”, definendole in gergo come competenze  a “T” con poche competenze verticali o specialistiche e diverse orizzontali. 

Queste vanno in contrapposizione all’approccio verticale e fortemente specialistico, dove si detiene una sola competenza, detto anche “i-shaped”.

Nel growth marketing, proprio perchè gestiamo l’intero ciclo di vita del cliente, abbiamo bisogno di un ventaglio più ampio di competenze.

Aspetta, però, voglio aggiungere un tassello in più!

Quando acquisisci l’ottica growth marketing, sei portato a migliorare e a far crescere il business che supporti.

Questo può portarti ad acquisire molte competenze nel tempo, avvicinandoti maggiormente ad una forma delle competenze “a pettine”, detta anche comb-shaped. 

Le competenze comb-shaped, non sono classiche del growth marketing, quanto più dell’approccio Full Stack Marketing.

Se ti stai chiedendo ci cosa si tratta: ti dico solo che un Full Stack Marketer integra nelle sue competenze anche il growth marketing, perchè ha una visione di crescita sostenibile di lungo periodo, abbracciando l’intero “stack” di competenze del marketing. 

Possiamo dire che il Growth Marketing è uno degli approcci che il Full Stack Marketer adotta, in particolare quello che utilizza per far crescere un business.

Cosa può fare il growth marketing per la tua azienda

Come dicevamo, il growth marketing è un processo.

O meglio, un insieme di processi strutturati. In particolare possiamo richiamare.

1- Processo di sperimentazione o design of experiment
Abbiamo già citato e spiegato questo processo, ma in quanto processo cardine è essenziale riportarlo. 

2 – Approccio Lean Startup all’innovazione

Nel Growth Marketing si adotta un approccio che ricerca l’innovazione senza sprechi, proprio perchè l’obiettivo è la crescita sostenibile e non sprecando ingenti budget (approccio tipico da multinazionale).

Per far questo si adotta l’approccio lean startup, teorizzato da Eric Ries. 

E’ importante in questo caso studiare i mercati e le dinamiche legate all’innovazione: partendo da come l’innovazione si diffonde (crossing the chasm) fino ad arrivare a come i prodotti falliscono e smettono di essere utilizzati. 

2 – Validazione continua
Si lega molto all’approccio Lean Startup, ma è peculiare della fase iniziale dei processi in cui è necessario prendersi un “ok” dal mercato.

Che riguardi una nuova idea con l’utilizzo delle tecniche di pretotyping, nuovo prodotto con la creazione di uno smoke test o qualcosa di più strutturato con la creazione di un minimum viable product, la validazione è ovunque.

Anche successive ipotesi di un prodotto maturo possono richiedere validazione. 

3 – Analisi dei dati e KPI

In questa tipologia di processi rientra tutto ciò che ha a che fare con il mondo analytics, ossia dell’analisi dati.

Identificazione dei key performance indicator (KPI), north star metric e OMTM (one metric that matter).

Passando per analisi di churn rate e life time value.

La lingua del business sono i dati e questa è l’area in cui si parla questa lingua. 

4 – Organizzazione e Facilitazione

Come abbiamo detto il Growth Marketer è (anche) un facilitatore di processi.

Utilizza dei framework che aiutano il team, o i team a lavorare al meglio, definire obiettivi, implementare azioni chiave e raggiungerli.

Uno di questi metodi sono gli OKR o objective and key results.

>>>Hai bisogno di far crescere il tuo business? scopri come farlo con l’approccio Full Stack Marketing!

Tutti i migliori articoli sul Growth Marketing