Full Stack Marketer: chi è realmente e quali ruoli ricopre

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Samuele Cottone

Samuele Cottone

Ho lavorato in multinazionali, startup e PMI, gestendo team composti da decine di persone con un unico obiettivo: portare crescita sostenibile. Diverse esperienze e settori mi hanno permesso di acquisire un approccio specialistico e al contempo una visione olistica. Mi hanno permesso di diventare un Full Stack Marketer (a tempo pieno).
Samuele Cottone

Samuele Cottone

Ho lavorato in multinazionali, startup e PMI, gestendo team composti da decine di persone con un unico obiettivo: portare crescita sostenibile. Diverse esperienze e settori mi hanno permesso di acquisire un approccio specialistico e al contempo una visione olistica. Mi hanno permesso di diventare un Full Stack Marketer (a tempo pieno).

Ti sei mai chiesto come fanno alcuni professionisti del marketing ad avere un forte impatto positivo sulle persone e sulle aziende? 

Tutto dipende dalla forma delle competenze che possiedi, che ti mettono a disposizione diverse maschere da indossare.

Un full stack marketer riesce ad indossare maschere diverse a seconda dei ruoli che deve ricoprire. 

Per dirlo come l’avrebbe detto Pirandello: può permettersi di diventare uno, nessuno, centomila. 

Full Stack Marketer: chi è realmente, quali ruoli può ricoprire, sia da solo che in team e qual è il miglior ruolo in cui esprimere al meglio le sue competenze? 

Scopriamolo in questo articolo!

Se sei qui per la prima volta, questo è il 1° sito in Italia sul Full Stack Marketing. Condividiamo idee, esperienze e fonti per costruire le tue competenze comb-shaped e prosperare nel disordine del mondo attuale.  

Ti servono i giusti consigli per diventare un Full Stack Marketer?

Full stack marketer: chi è realmente?

Potremmo definire il full stack marketer come un professionista che ha molte competenze, correndo il rischio di disegnarlo come un tuttologo.

Sai meglio di me, però, che sapere tutto può equivalere a non saper nulla. 

Quindi abbandoniamo la superficialità di questa definizione e andiamo più in profondità. 

Un full stack marketer è  un professionista che possiede delle competenze a forma di pettine – le c.d. comb shaped skills – dove ci sono abilità più o meno profonde a seconda della sua attitudine, studio ed esperienza sul mercato.

Se ti è sembrata una defizione supercazzolosa, perdonami, giuro che cercherò di essere più chiaro nel continuo dell’articolo.

Se vogliamo definire meglio chi è realmente un full stack marketer dobbiamo tornare alla profondità delle sue competenze. 

Per profondità intendo quanto si padroneggia davvero una competenza. 

Ad esempio, se padroneggi  la competenza del web design, potresti conoscere tutti o solo alcuni degli strumenti e dei concetti di questo mondo. 

Se scrivi da copywriter, potresti conoscere tutti i concetti teorici ma aver maturato una breve competenza sul campo. 

Quanto hai studiato, l’esperienza che hai maturato e la tua attitudine determineranno la tua profondità in quella competenza. 

Un full stack marketer possiede svariate competenze, alcune molto profonde e altre meno, in una scala discendente (proprio come un pettine). 

pettine

 

In un contesto simile un full stack marketer è un professionista che adotta un approccio olistico al business, guardandolo con le lenti del marketing

Possiede competenze pratiche – operative – ed altre prettamente strategiche. Lavora sulle soft skills come la leadership e al contempo su processi e  organizzazione. 

Riesce a modellare le sue competenze in relazione ai suoi obiettivi e può ricoprire ruoli diversi. 

Quali sono questi ruoli? 

Vediamolo subito!

 

Full stack marketer come one man band

Un full stack marketer può lavorare come singolo componente del team, prendendosi la responsabilità di coprire tutte le competenze necessarie per il marketing, in azienda o nel progetto cu sui sta lavorando. 

Per essere ancora più precisi, il full stack marketer può essere l’intero team. Con il termine one man band intendo esattamente questo. 

Ci tengo a fare una precisazione per non essere frainteso. 

E’ chiaro come questo approccio abbia dei limiti, prima di tutto perchè una sola persona non può avere tutte – ma proprio tutte – le competenze necessarie. 

In secondo luogo perchè, anche avendo la maggior parte delle competenze, potrebbero non essere abbastanza profonde – specialistiche – e dovrà in ogni caso collaborare con altri professionisti. 

Non sto interpretando il ruolo di full stack marketer come one man band in termini assoluti. 

Ti starai chiedendo, “sì, Samuele, come diavolo lo interpreti questo ruolo?” 

Come abbiamo visto un full stack marketer può lavorare nel marketing in modi e ruoli molto diversi. 

Ti do un po’ di contesto: siamo in una startup o un progetto early stage (avviati da poco). 

In uno scenario simile, non si hanno risorse ingenti, né di denaro né di persone. 

Come fare allora a capitalizzare gli sforzi di tutti? 

Qui viene in soccorso il full stack marketer, coprendo la maggior parte delle aree necessarie e riuscendo a garantire competenze, esecuzione, velocità. 

Comprendi come un ruolo simile possa svolgerlo solo il full stack marketer. In mancanza uno dei founder dovrebbe ergersi a coordinatore del marketing e affidarsi a freelance esterni per le competenze mancanti.

Ritornando al problema della scarsità di risorse, questa soluzione potrebbe non essere efficiente. 

 

Full stack marketer nel lavoro in team

Se un full stack marketer può essere un one man band, può anche essere il contrario. 

Eccerto –starai pensando–  sto full stack marketer è una specie di supereroe!

Aspetta un attimo, non intendo questo! 

Perchè può anche essere il contrario, lavorando in team in modo proficuo?

Dipende tutto dalla forma delle sue competenze!

All’interno delle sue competenze comb-shaped, ha delle soft skills fondamentali per lavorare in team. 

Di quali soft skills sto parlando? 

Leadership, prima di tutto. 

Con questo termine spesso inflazionato non intendo dire che deve “comandare”. 

Intendo una leadership trasformativa, citando uno dei maggiori esperi di leadership come John C. Maxwell. 

Per lui i leader si dividono in due tipologie: leader addestrati e leader trasformazionali.  

I leader addestrati hanno conoscenza; i leader trasformazionali hanno saggezza. 

I leader trasformazionali influenzano gli altri a pensare, parlare e agire in modi che fanno una differenza positiva nel mondo. E quella differenza positiva è ciò che tante persone in tutto il mondo desiderano vedere e sperimentare di persona.

Ecco cosa intendo con leadership: tirar fuori il meglio dagli altri, creare sinergia tra i nostri punti di forza ed i loro. 

Il ruolo di leader (e di marketer) muta a seconda che si ricopra il ruolo di manager o di specialist all’interno del team. 

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Full stack marketer come manager del team

Uno dei ruoli di maggior importanza all’interno del team è quello del manager. Inteso come colui che gestisce il lavoro di altre persone e ne coordina le attività. 

Perchè manager e non leader?

Tutti possiamo essere leader perchè prescinde dal ruolo gerarchico che ricopriamo. I manager invece ricoprono ufficialmente una ruolo all’interno della gerarchia dell’organizzazione. 

In un contesto simile, la competenze fondamentale per un full stack marketer è quella organizzativa. 

Organizzazione di processi e persone (quello che in gergo viene definito project management). 

In questo modo il full stack marketer riesce ad avere una visione dei suoi compiti e di quelli degli altri componenti del team, riuscendo ad incastrare gli obiettivi e trovare il giusto modo per raggiungerli. 

Non solo, perchè grazie alle altre competenze verticali e trasversali può dialogare facilmente con gli altri componenti del team, farli sentire compresi, aiutarli concretamente laddove serva. 

Parlare la loro stessa lingua e non farli sentire solo persone che svolgono ruoli operativi, ma componenti di un gruppo di persone che hanno un obiettivo comune da raggiungere, ed un punto di riferimento nel caso di difficoltà. 

Quel punto di riferimento è proprio la figura (e la persona) del full stack marketer. 

 

Full stack marketer come membro del team 

Essere un membro del team significa svolgere uno o più ruoli operativi all’interno del contesto in cui operiamo. 

Quale manager non vorrebbe un membro del proprio team che conosce in modo approfondito più di un area di competenza e riesce a dialogare con gli altri nel modo corretto per velocizzare l’esecuzione dei processi? 

Era una domanda retorica, perchè se quel manager fossi io, vorrei un intero team composto da persone di questo tipo. E tu? ti convince questo approccio o hai dei dubbi, preferendo un team di specialisti con competenze verticali? 

Mi piacerebbe avere un confronto con te. Se anche a te va, ti basta commentare proprio qui sotto o scrivermi in uno dei canali che preferisci. 

Questo breve paragrafo per dirti che un full stack marketer può garantirti coesione all’interno del team, ma anche permetterti di risparmiare parecchio su tempi e risorse economiche, riuscendo ad accentrare in modo mirato più competenze in una sola persona. 

Arrivati a questo punto, ti potrebbe essere sorto un dubbio: ma qual è il ruolo migliore per un full stack marketer, visto che può lavorare come one man band e all’interno di un team, sia come specialist che come manager? 

Ci arriviamo subito!

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Qual’è il ruolo migliore per un full stack marketer?

 

Il miglior ruolo per un full stack marketer è CMO / CGO. 

Sono andato diretto, ne sono consapevole. Andiamo con ordine: che significa CMO e CGO, sono cose da mangiare?  

CMO è l’acronimo di chief marketing officer, mentre CGO si riferisce al chief growth officer. 

In entrambi i casi stiamo parlando del responsabile marketing, sebbene con alcune differenze di approccio tra i due (che non approfondiremo in questa sede). 

Perchè un full stack marketer è un perfetto responsabile marketing? 

E’ un leader, possiede competenze operative, gestionali e organizzative, riesce a dialogare con più persone – o con più reparti – in modo proficuo. 

E’ un facilitatore. 

Molto probabilmente stai pensando che ho decantato eccessivamente il full stack marketer, elogiandone i punti di forze e nascondendo quelli di debolezza. 

Forse hai ragione e ti prometto che scriverò un articolo anche su questo tema, per avere una visione realistica. 

Torniamo all’essere facilitatori. Questa è la competenza madre di tutte le competenze. 

Pensaci un attimo… 

Qual è il peggior nemico del business?

E’ la complessità. 

Spesso non riusciamo a portare a termine gli obiettivi perchè ci complichiamo la vita. 

Avere in squadra un responsabile marketing con queste peculiarità può davvero fare la differenza. 

Ne sono fermamente convinto. 

 

Conclusioni

 

Eccoci  alla fine di questo articolo dove abbiamo scomodato anche Luigi Pirandello per scrivere il titolo. Spero vivamente non me ne voglia il caro Luigi…

Abbiamo visto chi è realmente un full stack marketer, come può lavorare in veste di one man band o in team. 

Come può, all’interno del team esserne il manager o lo specialist, in modo egualmente efficace

In ultimo abbiamo scoperto il miglior ruolo per un full stack marketer: quello di responsabile marketing (CMO o CGO, che dir si voglia), grazie alle sue competenze da facilitatore, con le quali contrasta il vero nemico del business: la complessità.


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